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lunedì 10 dicembre 2012

DECEMBER 10



"Ti dico ciao e non è un addio, la memoria di te sovrasta il vocio"
                                                                    Laura Pausini



E' difficile, a volte è davvero difficile. E' normale, ovvio me l'hanno detto. E' normale. Solo che alcune volte liberare la mente è impossibile, distrarsi e fare altro non basta. E' colpa del Natale.. le lucine, la stufa accesa, l'odore del caffè, le candele accese, le musiche di Natale, i film di Natale. E quella voglia di essere a casa tua, con mamma e papà, con tuo fratello e con i nonni, gli zii e le cugine. Il Natale è questo: è famiglia. Non voglio passarlo qua il Natale. Io voglio tornare a casa mia e festeggiarlo come tutti gli anni, con i miei parenti, le persone che mi hanno cresciuta e vista crescere, con le persone che mi voglio davvero bene. Voglio il 24 dicembre andare a cenare a casa della zia, tornare a casa e durante il viaggio contare gli alberi di Natale addobbati e guardare il cielo blu. Voglio farmi svegliare alle sette emmezza da Filippo, scendere le scale quando la mamma dice "ok potete scendere", con la solita musica e con papà che filma. Voglio scartare i regali sotto il mio albero di natale, voglio fare colazione con il panettone e poi andarmi a sistema. Voglio sentire le sclerate di mamma perchè è in ritardo dicendo "io non mi sono ancora seduta" e prendersela con papà perchè è sempre tra i piedi. Voglio sentire il citofono e l'arrivo dei parenti. Voglio le loro chiacchiere, le troppe chiacchiere. Voglio abbioccarmi sul divano, con la pancia piena. Voglio l'arrivo della sera, quando tutti se ne sono andati, la tavolo sparecchiata, la luce spenta, le lucine di Natale e la malinconia. Voglio l'aria di casa, voglio gli abbracci.. ma i loro abbracci. Ero davveor pronta per questo? Per stare lontana? Era davvero la scelta giusta? Forse non si è mai così pronti per lasciare tutto. Certo è il mio sogno, certo mi sta facendo crescere.. ma io ho così tanto bisogno di tornare. Sentirmi tutti vicini.. ritornare alla mia vita.
Ma non posso tornare e mollare, quindi spero solo che passi tutto veloce. Ecco tutto.

Per tornare alla vita americana, questo weekend l'ho passato sul divano in compagnia di film natalizi, thè caldo e caffè. Questo ha portato il mio crollo emotivo vogliotornareacasamia!

Oggi a scuola tutto normale, veramente nulla di nuovo.. a parte che durante il pranzo mi sono sentita così sola. Non perchè fossi realmente da sola, ero circondata da persone, ma mi sentivo sola. Fuori luogo, non al mio posto.

E poi è stata un pomeriggio così. Quando poi arrivano notizie inaspettate che lasciano spiazzati tutti. Ma che, purtroppo, dobbiamo mandare giù. E un piccolo spazio su questo blog voglio lasciartelo. Senza dire nulla.. perchè rischierei di dire troppo, oppure poco. Il silenzio è meglio.. una preghiera o anche solo un pensiero, fatto col cuore, vale più di mille parole buttate al vento.


2 commenti:

  1. Carissima Federica,
    alla fine, come avevo presagito, la nostalgia è arrivata, forte, potente, quasi violenta.
    E fa male, quasi posso sentire e toccare la tua tristezza, la tua malinconia.
    Quando vedrai questo messaggio, ti chiedo per favore di rilassarti, di respirare profondamente e di leggere con molta calma quello che ti scrivo, quello che ho da dirti. L'atmosfera che descrivi, è una bellissima fotografia di una famiglia felice, di giornate di festa vissute con l'incanto e la gioia nei ricordi degli occhi di una bambina, che tu hai vissuto fino a ieri. E fino a ieri non dovevi preoccuparti di niente, eri una bambina, poi una ragazzina, potevi al massimo dare una mano nei preparativi, aiutare i tuoi genitori per quel poco tra l'altro che ti veniva consentito (scommetto che non sbaglio ;) Il freddo dell'inverno, magari la neve, le luci, l'albero di Natale, le candele, i regali, le vie della città illuminate, tutto "odorava" di Natale, e sono sicuro che per un bel po', andando a letto presto, hai creduto davvero che i regali li portasse Babbo Natale, vero? ;)
    Questa volta no, questa volta è diverso, quest'anno, tu hai diciassette anni, sei lontana migliaia di chilometri da casa e non puoi fisicamente essere presente con le persone che ami e che ti amano.
    Ma davvero è cosi crudele? Davvero è cosi struggente la malinconia, la lontananza da casa?
    Pensa invece a quanto sei fortunata!
    Oggi puoi utilizzare gli strumenti che quest'era tecnologica ti consente, facebook, email, cellulari con il video. Puoi parlare e vedere, mostrare il mondo che ti circonda e mostrarti al mondo quasi come se tu fossi qui con noi. Certo, mancano gli abbracci, i baci, le sensazioni fisiche, ma tu puoi vivere davvero emozioni che fino a qualche anno fa erano impensabili, quando potevi al massimo sentire le sole voci delle persone a te care e per un tempo brevissimo perché erano telefonate molto costose.
    Dolcissima Federica, forse, se ascolti davvero il tuo cuore, la tua anima, ti accorgerai che questa tristezza è dovuta al fatto che stai scoprendo di non essere più una bambina e stai diventando una donna, e tu sei diventata una vera donna, una donna matura che deve pensare al suo futuro, alle nuove responsabilità, ai nuovi obiettivi che la vita inesorabilmente e se vogliamo con crudeltà e con ferocia ci chiede di affrontare con le nostre sole forze.
    Questo non vuol dire affatto che devi rinunciare a sognare, a fantasticare, a immergerti in quell'atmosfera di festa, di gioia, di spensieratezza questo Natale, come tutti i Natali e le feste che tu hai da sempre vissuto. Questo no, non devi consentire a nessuno di rubare i tuoi sogni e i tuoi desideri, mai.
    Quest'anno sei laggiù, in un piccolo paese chiamato Anadarko, ma ci sono persone eccezionali accanto a te, come Anita ed Eugene, ed altri tuoi nuovi amici che ti vogliono davvero bene e sapranno regalarti nuove emozioni, nuove sensazioni. Sapranno accarezzare la tua tristezza e farla diventare felicità, sapranno donarti la spensieratezza del Natale che tu desideri, proprio come una volta, proprio come se tu fossi a casa.
    Goditi questi momenti e queste emozioni, quando finiranno, potrai confrontarli negli anni a venire e scoprirai che questa è la vita.
    Tutti gli adulti portano dentro di se la propria fanciullezza, la vita ci costringe a posarla in un angolo del cuore, e un ricordo, un profumo, una persona, riportano alla luce quel bambino che è rinchiuso dentro di noi. E come per magia ritroviamo quell'antica gioia di vivere, e la forza di realizzare ancora un sogno.
    Un abbraccio forte forte.

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