Questa esperienza non poteva non concludersi in maniera diversa e
meno traumatica! Io e gli aerei non andiamo d'accordo e non potevo non
avere problemi.. Vi ho lasciato che ero in Washington dc. Sono salita
sull'aereo e effettivamente mi sembrava tutto irreale che fossimo
puntuali e senza nessun problema. Difatti abbiamo aspettato sull'aereo
due ore emmezza se non tre. Da quello che ho capito era che non volevano
fare benzina, fa ridere come cosa ma in quel momento ero molto nervosa!
Avevo la coincidenza a zurigo con l'aereo per Milano, ed avendo
un'oretta per cambiare sapevo che l'avrei perso. Questo mi irritava
parecchio! Finalemte dopo un periodo sembrato eterno siamo riusciti a
partire. Non ho dormito neanche un'oretta, ci ho provato ma sarà stata
l'agitazione, l'adrenalina, l'ansia.. non ne ho idea, ma nonostante
fossi stanca non ho chiuso occhio. La mia vicina di posto era strana..
era una signora abbastanza in carne, che si addormentava ogni cinque
secondi. Mentre mangiava si addormentava, cercava qualcosa nella borsa e
si addormentava. Poi russava, ma tipo maialino ogni tanto! Una volta si
è pure svegliata di colpo dopo aver tipo "ruggito" dicendomi "ahaha
questo era bello forte, te l'ho detto che russo!". Ahaha morivo! E
comunque ogni cosa che succede ha un suo perchè. ahah No scherzo, però insomma non
sono stata poi così dispiaciuta di averlo perso questo aereo. C'era
questo ragazzo e scendendo poi
dall'aereo ho sentito che parlava italiano e allora ho detto quale scusa
migliore per conoscerlo, anche perchè almeno se fosse dovuto andare a
Milano non ero da sola! Così gli ho chiesto subito se doveva prendere
l'aereo per Milano e da li abbiamo girato TUTTO L'AEREOPORTO DI ZURIGO!
Uno è grandissimo,
due disorganizzatissimo,
tre non capivamo il loro "inglese",
quattro ci continuavano a mandare da una parte all'altra,
cinque il caffè espresso costa troppo e fa schifo!
Però
ci siamo divertiti alla fine, abbiamo chiacchierato un sacco (era anche
lui exchange student in Georgia). E come ci siamo detti tra noi ci
siamo salvati a vicenda, perchè penso che se fossi stata da sola non
sarei mai arrivata in Italia! Mi ha appunto offerto il caffè, che tra
l'altro due li ha pagati nove euro.. e mi ha pure portato la valigia
quando dovevamo fare le scale! Infatti gli dicevo due minuti che ti
conosco e già ti faccio lavorare! ahah Ah tra l'altro era un giorno
sfigato.. perchè ho perso anche il biglietto aereo del volo cambiato!
Cioè ci abbiamo messo un'ora emmezza per trovare il posto dove cambiare
il volo e dopo mentre prendevo il caffè mi sono accorta che non avevo
più il biglietto. PANICO! Così ho dovuto ricorre dall'altra parte
dell'aereoporto per farmene stampare un'altro! Assurdo! Ci siamo anche
seduti vicini durante il volo per Milano.
Guardate che carino che era l'aereo! ahaha
I
dieci minuti dell'atterraggio sono stati da infarto.. ero completamente
nervosa e ansiosissima! Non ci credevo, stavo atterrando in italia e da
li a dieci minuti avrei rivisto i miei genitori, mia zia e la mia
migliore amica! E poi sapevo, che una volta arrivata sarebbe davvero
finito tutto, avrei davvero lasciato tutto alle spalle e sarebbe tutto sembrato un sogno.
Già sentivo troppo lontana l'america, i miei host parents, i miei
amici, gli americani e tutti questi dieci mesi. Tutto come un sogno,
tutto già un ricordo lontano, il passato. Eppure era solo un giorno..
non sapevo se mi sentivo felice e esaltata, o triste e spaesata. Volevo
ma non volevo. E la domanda era "sono già passati dieci mesi?". Si sono
arrivata al traguardo che tanto sembrava difficile arrivarci, a volte
così lontano a volte troppo vicino. Ho passato tanti mesi e giorni
sperando di essere in quei dieci minuti che mi separavano dal vedere la
mia famiglia, al ritornare alla vita reale e in quel momento sarei
voluta scappare e tornare indietro.
Vedere tutti poi è
stato tutto così confusionario. L'adrenalina mi ha fatto parlare a
raffica tutto il giorno, non smettendo un secondo. Urlavo, saltavo..
diciamo che non ho capito nulla. Non che ora ci capisca ancora qualcosa.
Sembra così tutto irreale. Non riesco a capire se è normale, se sta
succedendo davvero, se è strano oppure no. Insomma non ho ancora avuto
il tempo di pensarci, di metabolizzare. Qui è tutto molto più piccolo e
stretto. Sembra che non ci sia tempo di fare nulla, le cose da fare si
sono moltiplicate e c'è TROPPO TRAFFICO, TROPPE PERSONE, TROPPE
MACCHINE! Ma come cavolo guidate voi italiani?! ahaha Adesso a parte gli
scherzi, è tutto troppo piccolo e concentrato qua, confusionario. Manca
l'america.. mi manca tanto. Ho già avuto qualche momento out.. mi
veniva da piangere e dicevo "voglio tornare indietro". Forse è anche la
stanchezza, il fatto che sto buttando tutto fuori ora, sarà anche il
sentirmi spaesata. Diciamo che penso spesso al "ma in america.." "ora in
america..", nonostante sia bellissimo rivedere tutti paragono molto
italia e america. "In america si fa così, in america avrei fatto..". E'
che mi sento ancora fuori, come quando da fuori guardi dentro ad una
finestra di una casa e vedi tutto ciò che succede dentro.. la felicità,
il nervosismo, senti le voci, le emozioni, capisci le situazioni.. ma
non le senti tue. Non so spiegarmi, forse è qualcosa di incomprensibile.
Secondo me ancora non ho capito cosa sta succedendo, cosa è successo.
Questa è la conclusione!
La valigia l'ho svuotata ieri,
cosa che ha significato è davvero finito tutto. Tra l'altro ho lasciato
i beautycase intatti e poi ho realizzato, ma ora posso mettere le cose a
posto.. cioè la mia idea era un po' come dire "dovrò ripartire". Invece
no ora sono qui per restare. Cioè non c'è più il pensiero "dovrò
tornare a casa..". Questa è casa mia, ma è sempre come sentire che ho un'altra casa. Un'altro posto da chiamare casa.
Le cose successe sono milioni. Ma quante cose avrei da dire?!
L'emozione
di vedere mamma e papà è indescrivibile. Li ho visti li, li ho
abbracciati ed è sembrato come non averli mai lasciati. Li ho sempre
sentiti con me, il loro appoggio e sostegno. Vedere mia zia, salutarla e
abbracciarla. Anche vedere la mia migliore amica.. vi giuro non so
dirvi come è stato. normale o strano.
Arrivata a casa c'era mio
fratello e gli ho citofonato. Sono corsa dentro e l'ho abbracciato. Tra
l'altro è cambiato un sacco ed è più alto di me! Mi hanno pure preparato
un cartellone con scritto "bentornata Fede!". Da li a pochi minuti sono
iniziati ad arrivare tutti e non ho più capito nulla. Parlavo, saltavo,
urlavo! Sopratutto parlavo perchè non ho smesso un secondo!
Alla
sera abbiamo fatto una grigliata tranquilla io, mamma, papi, fili e mia
zia. Avevo richiesto il pesce e l'insalta! Ho anche soffiato le
candeline per i miei diciotto!
Ieri sera ho avuto una
sorpresa dai genitori della mia migliore amica, che io chiamo host
parents italiani, visto che mi hanno adottata da anni oramai! Che bello
rivederli! Abbiamo cenato, poi la nonna Gabry mi ha portata i fiori,
sono arrivati gli zii con le bimbe e infine mi hanno portato la torta!
UNA SORPRESA BELLISSIMA!
E
quindi oramai sono qua, tra tutte le persone della mia vita, che amo e
che mi fanno sentire a casa, tra loro. Mi sento davvero fortunata,
perchè mi accorgo di quanto amore ho accanto a me. Che ci vuole tempo
per riabituarmi è normale perchè dieci mesi sono comunque passati, anche
se volati. Però è ora di ricominciare e ritornare a quella che è la mia
vita italiana.
Ciao Federica!:) A novembre trovai il tuo blog e da allora non ti ho più lasciata :) Adoro leggere ogni tuo singolo post!:) Grazie per aver condiviso questa bellissima esperienza con noi!<3 davvero, sei fantastica e carinissima:) grazie mille<3 Bentornata in Italia e tanti auguri per il futuro!:)
RispondiEliminabacioni, una futura exchange student
P.S: spero che a settembre farai un post sull'impatto nel rientro nella scuola italiana:)
bentornata, anch'io ho seguito tutta la tua esperienza ed è stato davvero bello e importante. Grazie per la costanza con cui ci hai aggiornato (meglio di un serial!!) e per le info che ci hai dato!! partirò ad agosto ma non so ancora dove....baci!!
RispondiEliminaE' incredibile leggere i vostri blog in questo periodo, come era incredibile leggerli sotto natale, appena arrivati, avevate sempre, tutte, le stesse reazioni. Allora è proprio vero che più o meno tutti provano le stesse cose. Ho trovato il tuo blog subito, sarà stato inizio agosto, comunque eri partita e ti eri "persa" in aeroporto al che ho pensato "è davvero coraggiosa, l'ha fatto davvero, sta andando negli Stati Uniti da sola". Siete state in molte che mi avete spinta a provarci, a tentare, e voi nemmeno potete immaginare quanto questi blog,soprattutto il fatto che esterniate tutto quel che provate, aiutino i futuri exchangers. Questi dieci mesi sono volati, ma non solo per te che eri abroad, sono volati anche per me che ero qui, che facevo tutte le selezioni di AFS e che ora mi sento vuota a pensare che questo agosto me l'ero sempre immaginato come quello della mia partenza mentre invece, secondo loro, dovrei stare a casa. A gennaio parto per un semestre negli USA, non so come farò a farmi una vita da zero in soli cinque mesi, so solo che piangerò sia quando arrivo che quando sarò costretta a tornare.
RispondiEliminaIl tuo blog è stato uno dei pochi che ho seguito, mi hai davvero aiutata.
Ciao Fede, buona "reintegrazione" :)
Ciao!
RispondiEliminaPer una ragazza che torna c'è un ragazzo che parte.
Mio figlio partirà ad agosto per fare la 4° liceo, ma a differenza tua non tornerà più, in quanto a febbraio tutta la famiglia lo raggiungerà per vivere là!
Hai fatto un blog meraviglioso, non so se te ne rendi conto, fantastico!
Bentornata e in bocca al lupo per il tuo futuro.
spero potrai imparare anche l'italiano, visto che non esiste la parola "emmezza"
RispondiEliminaSpero potrai avere un vero futuro da maestrino/a ;)
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